fbpx
g

Gravida proin loreto of Lorem Ipsum. Proin qual de suis erestopius summ.

Recent Posts

Errore: Modulo di contatto non trovato.

Follow Us:
Torna in Cima

Top Quality Health

  /  News   /  Patologie intime e natalità in Italia – Approccio integrato al sostegno dell’infertilità

Patologie intime e natalità in Italia – Approccio integrato al sostegno dell’infertilità

Il report Istat 2022 ha fotografato la situazione della natalità in Italia: le stime parlano di circa 393mila nuovi nati. Circa il 2% in meno dell’anno precedente, in cui si era già registrato il record negativo dall’unità d’Italia. Quasi un terzo in meno rispetto al 2008, l’anno che ha segnato il picco nella serie storica recente. Sostanzialmente, prosegue l’inverno demografico del nostro paese. L’osservazione nel nuovo report demografico fa intendere che se nel corso del 2022 si fosse procreato con la stessa intensità e lo stesso calendario del 2019, il calo dei nati sarebbe stato pari a circa 22mila unità, totalmente attribuibile, pertanto, alla riduzione e all’invecchiamento della popolazione femminile in età feconda.

La restante diminuzione, di circa 5mila nascite, risulterebbe quindi causata dalla reale diminuzione dei livelli riproduttivi. Non si tratta perciò di una questione puramente anagrafica, ma di un trend negativo dovuto a molteplici problemi. In Italia la natalità è, da anni, in preoccupante diminuzione: lo stivale è diventato un paese anziano in cui l’età media è sempre più elevata. Il calo delle nascite è dovuto a tanti fattori: la crisi economica, l’incertezza per il futuro, l’aumento di separazioni e divorzi. Tra queste cause, però, ve n’è una che prescinde dalla scelta della coppia: si tratta della circostanza in cui uno dei partner soffra di patologie intime.

Dopo il lieve aumento del numero medio di figli per donna verificatosi tra il 2020 e il 2021, riprende il calo dell’indicatore congiunturale di fecondità, il cui valore si attesta nel 2022 a 1,24, tornando così al livello registrato nel 2020. Prosegue quindi la tendenza alla riduzione dei progetti riproduttivi, già in atto da diversi anni nel nostro Paese, con un’età media al parto stabile rispetto al 2021, pari a 32,4 anni. La diminuzione del numero medio di figli per donna riguarda sia il Nord sia il Centro Italia, dove si registrano valori rispettivamente pari a 1,26 e 1,16 (nel 2021 erano pari a 1,28 e 1,19). Nel Mezzogiorno, invece, si registra un lieve aumento, con il numero medio di figli per donna che si attesta a 1,26 (era 1,25 nell’anno precedente). L’età media al parto è leggermente superiore nel Nord e nel Centro (32,6 e 32,9) rispetto al Mezzogiorno (32,1). Si assiste a una riduzione delle differenze tra Nord e Mezzogiorno, mentre il Centro continua ad avere una fecondità sensibilmente più bassa rispetto alle altre due ripartizioni. Il Mezzogiorno è la sola ripartizione che prosegue la risalita iniziata lo scorso anno.

 natalità in ItaliaNatalità in Italia: tra patologie intime e infertilità

Le patologie intime affliggono migliaia di persone e costringono quanti vogliono vivere la genitorialità a fare enormi sacrifici pur di avere un bambino. In Italia esiste un’apposita legge che disciplina la fecondazione assistita, strumento volto proprio a superare le problematiche della coppia che non può avere figli, ma c’è anche una grande confusione dovuta a leggi e pronunce dei tribunali preposti. Gli specialisti in ginecologia e ostetricia partecipano all’educazione della sessualità sia nella specifica attività assistenziale sia con percorsi formativi a livello sociale, alla promozione della fertilità, all’accompagnamento nei percorsi assistenziali di procreazione medicalmente assistita, alla tutela e all’attuazione della procreazione responsabile, alla prevenzione e all’accertamento delle patologie, con particolare attenzione ai tumori della sfera genitale femminile, al sostegno delle cure primarie a livello territoriale. Figura importante è anche quella dell’urologo, che segue, tratta e interviene sulle patologie intime maschili.

La maggior parte degli studi sull’impatto dell’infertilità nella sessualità riguarda coppie alla prima valutazione presso cliniche per l’infertilità, senza alcuna valutazione sistemica dell’impatto del programma di trattamento dell’infertilità sulla salute sessuale. Le coppie che richiedono trattamenti possono essere sessualmente disfunzionali sia per la pressione psicologica legata allo stereotipo culturale della necessità di portare a termine l’obiettivo procreativo o per una reazione psico-emotiva a trattamenti di infertilità falliti. Troppo spesso sessualità e fertilità sono state e sono considerate due campi diversi e separati, il primo studiato dagli psicosessuologi, il secondo dai ginecologi.

L’Istituto Superiore di Sanità ha sottolineato la necessità di una diagnosi e terapia integrata e condivisa, considerando come sessualità e fertilità siano, nella nostra specie, funzioni sovrapposte e strettamente correlate. Il rischio è che si inneschi un circolo vizioso in cui lo specialista non riesce a capire su la patologia sia causa o effetto dell’infertilità e senza la diagnosi non esiste nemmeno la cura. Un dato interessante che emerge da alcuni recenti studi scientifici accomuna il target di donne infertili a quello delle donne con disfunzioni del pavimento pelvico.

 natalità in ItaliaVagy Combi, IPP Combi e Omnia Oxy Evo: i dispositivi TQH per la salute intima

Il crescente allarme legato al tema della denatalità, che vede l’Italia primeggiare in Europa e non solo, rende necessario fare maggiore chiarezza, in termini scientifici, in merito alla possibilità ed alle modalità di ottenere una gravidanza ai nostri giorni. Se da una parte le situazioni e le abitudini di vita odierna tendono a procrastinare l’età della ricerca di una gravidanza, dall’altra grandi progressi scientifici consentono di raggiungere risultati un tempo neanche ipotizzabili. È ormai un dato di fatto che la qualità di vita rappresenti uno dei principali obiettivi della medicina moderna. La ricerca del mantenimento, il più a lungo possibile, del benessere fisico del corpo, ha stimolato la ricerca di nuove tecniche e trattamenti sempre più innovativi.

Il cambiamento degli stili di vita, delle convenzioni sociali nonché la cura della propria immagine e della propria salute intima non sono più in divenire, sono già in essere. Per realizzare una completa presa in carico della coppia è necessario mettere al centro la persona con tutte le necessarie esigenze diagnostiche e terapeutiche. TQH propone tecnologie per la medicina funzionale e l’estetica funzionale, per risolvere patologie intime maschili e femminili. I dispositivi, dedicati a trattamenti riabilitativi particolarmente efficaci, garantiscono alti livelli di sicurezza e comfort sia per il professionista che per il paziente, per garantire un benessere a 360°.

Scopri tutti i dispositivi Top Quality Health, CLICCA QUI