“Così Vagy Combi ha cambiato il mio benessere intimo” – Una storia di consapevolezza e rinascita
La secchezza vaginale, il bruciore e il dolore durante i rapporti sono disturbi molto comuni, ma spesso vissuti nel silenzio. Per molte donne rappresentano un disagio quotidiano che limita la libertà di movimento, l’intimità, la serenità personale. Nonostante l’impatto sulla qualità della vita, questi sintomi vengono ancora raccontati poco, affrontati tardi e percepiti come “normali” solo perché legati a fasi specifiche della vita. Oggi abbiamo incontrato Francesca, che ha scelto di rompere questo silenzio. Per anni ha convissuto con secchezza cronica, fastidio, perdita di elasticità dei tessuti e dolore durante i rapporti. Sintomi che si riflettevano sulla sua vita professionale, sulle sue abitudini, sulla sua relazione di coppia. Dopo vari tentativi con creme e soluzioni temporanee, ha trovato un percorso diverso: una tecnologia non invasiva in grado di agire sui tessuti e restituirle benessere, comfort e naturalezza. La sua storia con Vagy Combi, la tecnologia Top Quality Health dedicata al benessere intimo femminile, è una testimonianza di consapevolezza e rinascita. Raccontarla significa dare voce a un tema importante e ricordare a tutte le donne che il benessere intimo non è un tabù, né qualcosa da sopportare in silenzio: è una parte fondamentale della salute e della qualità della vita.
Francesca, vuole raccontarci qualcosa di lei e della sua vita quotidiana?
Mi chiamo Francesca. Sono un’ex insegnante, ma continuo a dedicare la mia vita al mondo dell’educazione come autrice e formatrice. Conduco una vita molto dinamica e sono sempre in movimento. Le mie giornate sono focalizzate sull’attività professionale e sul tempo trascorso con il mio compagno. Cerco di bilanciare in modo attivo impegni lavorativi e la mia vita privata. I tre pilastri della mia vita quotidiana sono: la salute, essenziale per sostenere il mio stile di vita attivo, il lavoro, la mia passione per la formazione e la scrittura, che definisce i miei impegni e le attività con il mio compagno, il tempo e gli interessi condivisi, che rappresentano una parte centrale della mia vita.
Quando ha iniziato a percepire che qualcosa stava cambiando nel suo benessere intimo?
Ho iniziato a percepire i primi cambiamenti, intorno all’età di 50 anni. Il primo segnale che mi ha fatto capire che “qualcosa non andava” è stato un fastidio/bruciore, durante i rapporti e non. Mi sono accorta che non era un disturbo passeggero perché il fastidio era costante e non scompariva con creme lenitive. Questi sintomi hanno avuto un impatto significativo sulla mia vita: i rapporti intimi con il mio compagno sono diventati dolorosi, meno frequenti, e motivo di ansia, creando in me un senso di frustrazione e di preoccupazione. Inoltre, il prurito e il bruciore erano presenti anche nelle attività quotidiane. Questo ha causato in me un senso di disagio costante e una limitazione nelle attività. Ad esempio, rendevano fastidioso camminare a lungo, fare attività fisica o semplicemente indossare indumenti più aderenti. Questi disagi persistente hanno minato la mia concentrazione sul lavoro, il mio essere a mio agio con gli altri e soprattutto il mio buon umore quotidiano.
In quei momenti, quali sensazioni o difficoltà la accompagnavano nella vita di tutti i giorni?
Sentivo una secchezza cronica, non legata solo a momenti specifici. Spesso, soprattutto dopo attività fisiche – semplicemente camminare per strada, andare in bagno e non potersi lavare – avvertivo un fastidio o un leggero bruciore, che poteva sfociare in vero e proprio prurito. Ho notato una perdita di elasticità e di tono dei tessuti. Questi sintomi fisici si traducevano in una grande difficoltà nei rapporti intimi che ha portato a una diminuzione della spontaneità e della frequenza dell’intimità di coppia. Ma il fastidio e la sensazione di prurito erano presenti anche nella vita di tutti i giorni, limitando la mia libertà. Ad esempio, indossare indumenti più aderenti o fare lunghe passeggiate mi creava disagio e aumentava l’irritazione. Mi sentivo “diversa”.
Molte donne vivono queste condizioni in silenzio. Lei come ha trovato il coraggio di affrontarle? Quanto è stato difficile chiedere aiuto la prima volta?
Inizialmente, è stato molto difficile. Nonostante la mia professione mi porti a comunicare e ad affrontare le cose in modo aperto, a livello personale ho sentito un grande imbarazzo. Ho trovato il coraggio di affrontare la situazione quando ho capito che il silenzio aveva un costo troppo alto per il mio benessere, la mia vita di coppia e la mia vita in generale. Ho capito che non potevo più permettermi di ignorarlo. Il disagio fisico, infatti, era diventato una vera e propria limitazione alla mia vita dinamica. Ho capito, quindi, che la vera forza non sta nel sopportare in silenzio, ma nel riprendere il controllo del proprio benessere. Ho scelto di prendermi cura di me per tornare a essere la donna dinamica e serena che sono e ho chiesto aiuto al mio ginecologo.
Come è arrivata alla specialista che l’ha seguita in questo percorso contro dolore e secchezza vaginale? Cosa l’ha colpita del suo approccio?
È stata la mia dottoressa che mi ha consigliato questa terapia. Ho trovato l’uso di questa tecnologia utile per tonificare i tessuti o per la veicolazione indolore dei principi attivi soprattutto dell’acido ialuronico che manualmente – non so perché – non riesco a usare poiché mi causa bruciore dopo le prime applicazioni.
Che spiegazioni le sono state date sulla sua condizione e in che modo le è stato presentato Vagy Combi?
La specialista mi ha illustrato la condizione non solo come un problema locale, ma come un fenomeno complesso che coinvolge tutta la persona. Il trattamento con Vagy Combi mi è stato presentato come uno strumento innovativo. Mi è stato spiegato che il dispositivo combina due tecnologie: radiofrequenza, utilizzata per migliorare la vascolarizzazione dei tessuti, ed elettroporazione, descritto come un metodo per veicolare farmaci o sostanze attive in profondità nei tessuti in modo non invasivo e indolore, amplificando l’effetto della terapia.
Cosa l’ha convinta a intraprendere il percorso con Vagy Combi? Aveva già provato altri trattamenti o soluzioni contro secchezza vaginale, dolori durante i rapporti e bruciore?
Avevo tentato con creme locali, ma il sollievo era sempre temporaneo o inesistente poiché l’acido Ialuronico mi causava bruciore. Finalmente, mi veniva proposta una soluzione tecnologica non generica, ma studiata specificamente per agire sui miei problemi. L’idea di intervenire direttamente sul tessuto con la radiofrequenza, anziché affidarmi unicamente ai farmaci, mi è sembrata la strada giusta per una soluzione a lungo termine.
Come descriverebbe il percorso con Vagy Combi, sia dal punto di vista pratico che umano?
Dal punto di vista pratico, le sedute sono state brevi e ben organizzate. Non ho mai provato dolore, anzi, l’effetto della radiofrequenza era percepito come un calore molto piacevole e profondo nella zona trattata, che spesso portava a una sensazione immediata di rilassamento muscolare. L’ambiente era accogliente e soprattutto discreto, il che ha reso molto più facile affrontare ogni appuntamento. Dal punto di vista umano, la dottoressa ha mostrato una competenza ineccepibile, ma soprattutto una profonda empatia. Venivo accolta senza giudizio, con grande sensibilità e un ascolto attivo. Ogni dubbio o ansia veniva gestito con spiegazioni chiare e rassicuranti
Quali cambiamenti ha percepito dopo le prime sedute?
Dopo le prime sedute ho iniziato a percepire cambiamenti significativi, sia sul piano fisico che su quello emotivo. Dal punto di vista fisico ho notato un miglioramento del tono dei tessuti, una maggiore idratazione, una riduzione del dolore e dei fastidi legati all’atrofia; inoltre, durante i rapporti ho risentito nuovamente piacere, un aspetto per me molto importante. Sul piano emotivo, questi progressi si sono tradotti in una maggiore serenità, un miglioramento complessivo della qualità della vita e una ritrovata armonia nella sfera sessuale.
In che modo questi miglioramenti hanno trasformato la sua quotidianità e la sua vita di coppia?
Il cambiamento principale è stato un ritorno a una migliore qualità della vita, in cui i disturbi fisici non sono più l’elemento dominante che influisce sulle mie scelte e sull’umore, lasciando spazio a una maggiore libertà, autostima e soprattutto benessere relazionale. La scomparsa del dolore fisico mi ha permesso di ritornare a vivere la sessualità in modo naturale e piacevole.
Guardandosi indietro e ripensando al dolore, alla secchezza vaginale e al suo stato fisico e psicologico, cosa direbbe a una donna che vive la stessa situazione e pensa che “non ci sia nulla da fare”?
Ad una donna che vive la mia stessa situazione direi: fissa un colloquio con il tuo ginecologo o un professionista specializzato. Parlane subito apertamente. Chiedi informazioni su Vagy Combi o altre terapie simili. Non permettere a te stessa di vivere con il peso di un disagio che, oggi, può essere risolto. Sappi che il cambiamento c’è ed è possibile una vita molto più serena.
Quanto è importante parlare apertamente di benessere intimo e rompere il tabù che spesso lo circonda?
Parlare apertamente di salute intima non è solo una questione di coraggio personale, ma è un vero e proprio atto di prevenzione, di solidarietà femminile e di valorizzazione del proprio corpo e della propria qualità di vita.
Se dovesse riassumere in poche parole il significato di questo percorso con Vagy Combi, cosa direbbe?
Per me, Vagy Combi è stato semplicemente la fine della rassegnazione e l’inizio di una nuova serenità intima.
Infine, c’è un messaggio che vorrebbe lasciare a tutte le donne che stanno leggendo questa intervista e che soffrono di secchezza vaginale, dolori durante i rapporti o altre spiacevoli condizioni intime?
Noi donne meritiamo di stare bene, di essere serene e di vivere la nostra vita pienamente, in ogni sua parte. Quindi non rinunciate a questo diritto!
Francesca, prima di tutto, grazie. Grazie per aver condiviso la sua storia, la sua sensibilità e il suo coraggio. Parlare di benessere intimo non è mai semplice, e farlo con la tua autenticità significa aprire una strada che molte donne, ancora oggi, faticano ad attraversare. La sua testimonianza racconta un percorso comune a molte donne che convivono con secchezza vaginale, bruciore, dolore o perdita di elasticità dei tessuti. Disturbi che spesso vengono affrontati in silenzio, con imbarazzo o rassegnazione, ma che oggi possono essere trattati in modo efficace e non invasivo grazie a tecnologie medicali studiate per il benessere intimo. Vagy Combi, con la combinazione di radiofrequenza ed elettroporazione, rappresenta un supporto concreto per migliorare il comfort tissutale, favorire l’idratazione e restituire equilibrio alla sfera intima femminile. La sua storia è la prova che chiedere aiuto è un atto di cura verso se stesse e che prendere in mano il proprio benessere significa ritrovare serenità, libertà e qualità della vita. Parlare di salute intima è un gesto di consapevolezza. Curarla è un diritto.
