Parla la Professionista – Dott.ssa Dellacasa: “Vagy Combi perfetta per terapie personalizzabili”

L’interesse sui disordini funzionali degli organi del complesso pelvico colo-retto-anale, genitale ed urinario è cresciuto costantemente negli anni in virtù dell’incremento delle conoscenze e delle evidenze scientifiche, dell’affinamento delle indagini diagnostiche, nonché dell’aumentata sensibilità da parte di medici e pazienti. Le alterazioni anatomiche e funzionali del pavimento pelvico interessano fortemente il sesso femminile, con un’incidenza che aumenta progressivamente col progredire dell’età fino a superare il 40% della popolazione oltre i 60 anni di età. In Italia le stime parlano di oltre 4 milioni di donne affette da patologie del pavimento pelvico. Le moderne tecnologie – su tutte Vagy Combi – permettono di ricercare un benessere che va oltre la cura: uno stato di salute raggiungibile attraverso trattamenti personalizzabili, discreti, indolori e in grado di migliorare sensibilmente lo stile di vita delle donne colpite da patologie vulvovaginali.

Terapie sempre più mirate per raggiungere obiettivi consoni alle esigenze della paziente e con la possibilità di utilizzare le singole peculiarità e le sinergie che il device e lo specialista mettono a disposizione. Per questo abbiamo raggiunto la Dottoressa Ilaria Dellacasa – specialista ginecologa – per farci raccontare come l’utilizzo di Vagy Combi in sinergia con il know how della specialista abbia migliorato le dinamiche lavorative dello studio e ottimizzato i risultati dell’attività.

Salve Dottoressa Dellacasa, partiamo dalle presentazioni: ci racconti in poche parole il suo lavoro.

“A dicembre 2010 decido di aprire un mio studio – dividendomi tra lavoro ospedaliero e privato – e dal 2018 mi dedico a tempo pieno alla libera professione, per poter confrontarmi e dedicarmi costantemente alle mie pazienti. Seguo la donna in tutte le fasi della sua vita, ho pazienti che vanno dai 3 ai 97 anni di età e, ovviamente, anche future mamme “in progress”. Al mio fianco, da sempre con me, ho Roberta: fidata segretaria e collaboratrice indispensabile. Da qualche anno si è aggiunta anche la Dottoressa Adele Moncagatta, un’ostetrica esperta che permette allo studio di offrire servizi di assistenza completi e complementari. Lo studio è nel centro di Rapallo, raggiungibile facilmente anche dalla stazione ferroviaria dall’ampio parcheggio della stazione stessa. La nostra filosofia è quella di essere ‘donne al fianco delle donne’, in ogni sua declinazione.”

Come è cambiato il suo lavoro nel corso degli anni?

“Il desiderio di offrire sempre servizi di eccellenza mi ha portato alla collaborazione con l’ostetrica presente in studio, alla creazione di corsi di accompagnamento e all’acquisto di Vagy Combi. La mia presenza in ambito social, con i canali Instagram e TikTok, dimostra con quale spirito ed entusiasmo io affronti e declini la mia mission!”

Quando ha deciso di iniziare a utilizzare medical device nel suo studio?

“Il mio desiderio di sfruttare ogni ‘arma’ a disposizione per poter aiutare le pazienti a vivere una vita in piena salute, mi porta ad aggiornare con costanza ogni device in studio, dall’ecografo alle tecnologie più evolute come Vagy Combi.”

Come è maturata questa decisione?

“Ogni donna è unica, ogni soluzione è ‘tailor made’, cucita su misura su quella donna che soffre di quel particolare problema o di un disagio specifico. Se le armi ci sono, è corretto che le donne lo sappiano e possano scegliere, guidate da me e dalla mia esperienza.”

Si è trattato di una scelta proficua sia in termini economici che di notorietà?

“Fortunatamente il mio studio gode già di una buona fama, per cui non è stata una necessità in termini economici né per pubblicità, ma è stato un ulteriore punto a favore per tutte le donne che si presentano quotidianamente nel mio studio, che possono avere – in un ambiente che conoscono ormai da tempo – uno strumento valido e clinicamente utile. Io sono dell’idea che i fatti contano più della pubblicità.”

Perché ha scelto Vagy Combi?

“Dopo un’accurata indagine su quale fosse la tecnologia più efficace per trattare atrofia, prolassi, cistiti, vaginiti e tutte le patologie legate alla sfera intima femminile, ho trovato la soluzione in Vagy Combi. Un device che offre trattamenti declinabili a seconda delle necessità e, soprattutto, personalizzabili in base alle necessità di ogni donna. Ho valutato sulla base dei feedback positivi ricevuti da altri colleghi che lo avevano già in studio e a quel punto la scelta è stata facile.”

Vagy Combi ha facilitato la pratica quotidiana nello studio? Come?

“In realtà no, o meglio, la grande richiesta di trattamenti per le patologie intime femminili trattabili con Vagy Combi ha creato il bisogno di formare il personale, organizzare tempi e agende per non ‘affollare’ e rendere caotico il lavoro. Dopo poco, grazie alla mia equipe, il risultato è stato incredibile e le pazienti sono seguite in tutti i percorsi terapeutici. La loro soddisfazione è anche la mia.”

Quali patologie riesce a trattare grazie a Vagy Combi?

“Molteplici: l’atrofia vulvo vaginale e la secchezza vaginale post-menopausa, il dolore sessuale post-partum, le cistiti postcoitali e da atrofia, i prolassi iniziali e le incontinenze urinarie iniziali, la debolezza del pavimento pelvico da età/dimagrimento/parto e gli esiti cicatriziali da chirurgia vaginale, le vulvodinie ed il vaginismo.”

Quali sono i feedback delle clienti?

“Nel 90% dei casi, ottimi! Ovviamente il 100% non può esistere, soprattutto perché ci sono casi che prendiamo ‘particolarmente a cuore’ nella consapevolezza che siano ‘difficili’, utilizzando Vagy Combi in abbinamento ad altre tecniche. Sinceramente, la gioia di risolvere in poche settimane il problema che affligge la donna è un’emozione meravigliosa!”

Consiglierebbe Vagy Combi a un collega?

“Assolutamente sì, se il suo obiettivo è quello di voler curare la salute intima delle donne.”

Quali progetti ha per il futuro dello studio?

“Essere sempre aggiornati, senza rincorrere gli ‘unicorni’, ma restando nel presente ed essendoci sempre. Nel qui e ora, per il futuro delle mie pazienti.”

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